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We Are The World: 40 anni dopo, la canzone che cambiò il mondo

Quattro decenni di impatto sociale e musicale: la storia dietro il brano benefico più iconico della musica internazionale.

L’inizio di un’era musicale solidale

Il 7 marzo 1985 usciva “We Are The World”, una canzone destinata a cambiare il panorama musicale e la solidarietà globale. Il brano, scritto da Michael Jackson e Lionel Richie, fu prodotto da Quincy Jones e registrato da 46 artisti di fama mondiale, tra cui Bruce Springsteen, Tina Turner, Bob Dylan, Stevie Wonder e Diana Ross. L’obiettivo? Raccogliere fondi per combattere la fame in Africa attraverso il progetto USA for Africa.

Una notte storica in sala di registrazione

Il 28 gennaio 1985, dopo la cerimonia degli American Music Awards, gli artisti si chiusero per un’intera notte negli Studi A&M di Los Angeles. Quincy Jones affisse all’ingresso un cartello con la scritta “Lasciate l’ego fuori dalla porta” per evitare tensioni tra le star presenti. Il risultato fu un capolavoro musicale di quasi cinque minuti che divenne uno dei singoli più venduti di tutti i tempi, con oltre 20 milioni di copie.

Il successo mondiale e i Grammy Awards

Il singolo raggiunse il primo posto nelle classifiche di diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Italia. Oltre al brano, il progetto comprendeva un album, un video e un ampio merchandising, con incassi benefici che superarono gli 80 milioni di dollari. “We Are The World” vinse quattro Grammy Awards, tra cui Song of the Year e Registrazione dell’anno, consolidando il suo status di brano simbolo della beneficenza musicale.

Le curiosità dietro la registrazione

Il recente documentario La Notte Che Ha Cambiato il Pop di Bao Nguyen, presentato al Sundance Film Festival 2024 e successivamente distribuito su Netflix, ha svelato dettagli inediti sulla registrazione del brano.

  • Cyndi Lauper temeva che il suo stile vocale fosse inappropriato, ma il suo contributo divenne iconico.
  • Bob Dylan, inizialmente spaesato, fu guidato da Stevie Wonder per trovare la giusta interpretazione.
  • Diana Ross chiese l’autografo a Daryl Hall sul proprio spartito.
  • Prince, invitato a partecipare, rifiutò, ma donò un brano esclusivo all’album benefico.

L’eredità di We Are The World

A 40 anni di distanza, We Are The World resta un esempio di come la musica possa unire le persone e ispirare azioni concrete. La canzone ha influenzato generazioni di artisti e iniziative di beneficenza, dimostrando che la musica ha il potere di cambiare il mondo.

Ecco il video della canzone We Are the World; fu realizzato utilizzando principalmente le immagini delle riprese effettuate la notte della registrazione:

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